IL WUSHU


Cos’è il Wushu?

Per Wushu s’intende l’insieme di tutte le discipline marziali cinesi risalenti a circa 5.000 anni fa. La sua origine si perde nella notte dei tempi e, con il trascorrere dei secoli, esso è andato sempre più perfezionandosi.

Il Wushu non è solo l’arte del combattere a mani nude e/o con armi, ma è anche cultura, storia, filosofia, religione. Da esso hanno tratto origine tutte le arti marziali estremo-orientali, influenzando enormemente le nazioni vicine quali Korea, Giappone, Vietnam, Tailandia, ecc.

Il termine Wushu appartiene all’antica nomenclatura cinese ed è formato da due termini: “Wu” (che significa “marziale”, “guerriero”) e “Shu” (“arte”, “tecnica”). Pertanto, la traduzione corretta di questa parola è “arti marziali”, intese nella loro assoluta globalità. Nota: ad oggi ne sono sopravvissute soltanto 130.

Il Wushu si suddivide in tradizionale e moderno. Questi due tipi appartengono alle grandi famiglie cinesi degli stili del Nord (Béi Shi) e degli stili del Sud (Nan Shi). Nel Wushu si distinguono inoltre la “famiglia degli stili interni” (Nei Jia) e la “famiglia degli stili esterni” (Wai Jia).

Queste due grandi scuole, rispettivamente taoista e buddhista, appartengono alla plurimillenaria tradizione storica, culturale e religiosa dell’antica Cina.
Alle olimpiadi di Berlino del 1936, il Wushu fu disciplina dimostrativa olimpica, ma gli avvenimenti della 2a guerra mondiale e della successiva rivoluzione cinese impedirono a questa disciplina una sua comparsa ufficiale sulla scena olimpica mondiale.


Wushu o Kung Fu?

Come già spiegato, Wushu è il termine con cui i cinesi hanno voluto identificare le loro discipline marziali sin dal 2400 a.C.

L’espressione Kung Fu esprime invece “colui che si applica bene in qualcosa”. “Kung” significa infatti “lavoro”, “tenacia”, mentre “Fu” indica la “persona” che compie il lavoro con tenacia. Pertanto, Kung Fu è un termine troppo generico e impreciso per poter identificare le arti marziali cinesi, ma gli ideogrammi cinesi corrispondenti alle parole “Wushu” e “Kung Fu” coincidono. Ciò significa che, quando si utilizzano questi due termini, ci si riferisce alla medesima cosa. Il termine “Wushu” appartiene alla lingua ufficiale cinese (Pŭtōnghuà). “Kung Fu” è invece in cantonese (Yuéhuā).

Essendo gli ideogrammi delle espressioni Kung Fu e Wushu identici, spesso si crea confusione. “Kung Fu” è la pronuncia cantonese della Provincia del Guangdong. Qui si trovano Canton e Hong Kong, note in particolare per i numerosi film di arti marziali ivi prodotti. “Wushu” è invece la pronuncia mandarina, detta anche “pechinese del nord” (Pŭtōnghuà).
Si ricorda che il cantonese è la lingua parlata da una minoranza cinese del sud della Cina, mentre il mandarino è la lingua ufficiale cinese, usata quindi a livello scolastico (Guóyŭ).
In definitiva, è errato ritenere, come spesso accade, che il Kung Fu indichi l’arte tradizionale cinese e il Wushu la moderna evoluzione della medesima arte.
Le corrette espressioni per Wushu Tradizionale e Wushu Moderno sarebbero invece rispettivamente “Wushu Chuántóng” e “Wushu Xiàndài”.